Partendo dalle basi evoluzionistiche dei sensi umani e della percezione, il corso Linguaggi Multimediali offrirà gli strumenti concettuali per distinguere le produzioni di carattere multimediale da quelle di carattere multimodale, allargando la discussione nell'ambito del design.
Il corso affronterà la stratificazione e compenetrazione dei linguaggi digitali, prendendo consapevolezza delle fasi evolutive, che dall'invenzione dei costrutti meccanici, ha portato allo sviluppo dei sistemi computazionali digitali e quindi ai complessi linguaggi della comunicazione multimediale.
Le basi teoriche precedentemente illustrate saranno funzionali ad affrontare le questioni etiche e progettuali del seamless e seamful design. Inoltre, analizzando opere di arte interattiva e media art, si cercherà di ricostruire le tecniche di storytelling e di narrazione non-lineare.
Allo studente sarà richiesto di saper associare liberamente e coerentemente, i concetti che intercorrono tra i contenuti trattati, dimostrando la capacità di contestualizzare argomentativamente come questo set di conoscenze sia applicabile su di un piano pratico e come queste arricchiscono il pensiero progettuale e la comprensione dei linguaggi multimediali.
Il corso è composto da circa il 60% di contenuti teorici e il 40% di contenuti metodologici. I contenuti principali e il loro stesso ordine non sono qua rappresentati in senso cronologico e sono soggetti a variazione in base alle necessità specifiche e pratiche della classe.
- Capacita simbolica e nascita delle tecnologie comunicative
- I media e le distanze della mediazione:
- Percezione e rappresentazione
- Oggetti e media
- Tecnologia e complessità
- Meta-medium digitale
- Il linguaggio dei nuovi media:
- I principi ispiratori
- Il database come forma culturale
- Multimedia, Crossmedia, Transmedia
- Rimediazione: L'integrazione tra media
- Il concetto di Post-Media
- Arte e media nella pratica Post-Media
- Approcci e narrazioni della sci-art e Media Art
Bolter, Jay David, and Richard Grusin. Remediation: competizione e integrazione tra media vecchi e nuovi. Translated by Alberto Marinelli. Milano: Guerini, 2003.
Capucci, Pier Luigi. ‘La specie dei simboli’. In Mondi Altri. Processi di soggettivazione nell’era postumana. A partire dal pensiero di Antonio Caronia., edited by Amos Bianchi and Giovanni Leghissa. Postumani 11. Milan: Mimesis, 2016.
Chierico, Alessio. ‘Art and Materiality in Post-Media Practice: Toward an Ontology of Digital and Its Devices’. In Computer Art Congress 5, 15–33. Parigi: Europia, 2016.
Krauss, Rosalind. Reinventare il Medium, cinque saggi sull’arte d’oggi. Milano: Bruno Mondadori, 2005.
Manovich, Lev. Il linguaggio dei nuovi media. 9th ed. Milano: Olivares, 2009.
Quaranta, Domenico. Media, new media, postmedia. Milano: Postmedia Books, 2010.
Nel suo complesso, la struttura transdisciplinare del corso si articola sulla base della teoria dell'apprendimento connettivista. Tra i metodi di insegnamento utilizzati, verrà fatto spesso uso del blended learning e flipped classroom. Infatti, una parte degli argomenti presentati sarà sviluppata precedentemente o in seguito a discussioni in classe. Inoltre, sarà data una particolare importanza allo sviluppo del pensiero divergente.
I contenuti metodologici e pratici del corso saranno associati con una serie costante di piccoli esercizi in modo da mantenere la continuità nell'apprendimento. Infine, tutti gli esercizi dovranno essere presentati dagli studenti durante le lezioni.
La modalità di verifica delle competenze acquisite prevede principalmente la valutazione di una tesina e la sua presentazione durante la prova orale.
La valutazione finale sarà infine composta da una media ponderata discrezionale che terrà conto dei seguenti fattori, in percentuali variabili in base al caso specifico:
- Preparazione teorica, capacità argomentativa e associativa circa i contenuti teorici del corso.
- Efficacia, correttezza e puntualità della consegna degli esercizi richiesti durante il corso.
- Frequenza e partecipazione attiva alle lezioni.